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Giocare è una cosa seria

28 giugno 2017

Il gioco come fonte di liberazione

Giocare è un aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni. Chi passa troppo tempo a pensare solo alle cose "serie", si sta perdendo tanto, troppo. E sicuramente non perché non senta il desiderio di giocare, ma per la concezione sbagliata, forse antiquata, che il gioco sia una prerogativa dei bambini piccoli, non adatto agli adulti che hanno ben altro a cui pensare.

Niente di più sbagliato.
Anche giocare è una cosa seria, anzi serissima. Innanzitutto perché è una fonte di liberazione. Il gioco è in grado di distendere i nervi, di rilassare, di divertire. Ognuno ha avrà senza dubbio le proprie preferenze di gioco, la cosa fondamentale è divertirsi attraverso un'attività ludica, fine a se stessa, ossia senza altri scopi se non quello di passare del tempo in totale libertà ed armonia con se stessi e con gli altri.

Molti adulti hanno perso l'abitudine al gioco, non sanno più come si fa, da dove si inizi, e per questo tendono a definirlo poco importante. Ma non è difficile ritrovare lo spirito del gioco, basterà fermarsi pochi minuti cercando di rischiarare la mente da tutti gli altri pensieri e preoccupazioni, e iniziare magari semplicemente a muoversi, a scimmiottare, cantando e ballando, imitando i bambini nel parco che fanno capriole o si rincorrono allegramente. Imitare i bambini, e magari giocare con loro, meglio ancora se sono i propri figli, si rivelerà un'attività estremamente piacevole e liberatoria. Basterà iniziare da una lotta con i cuscini, da un gioco di parole, fino ad arrivare ad attività anche più impegnative, con l'utilizzo di qualche accessorio, come una palla, delle carte e persino tempere e colori.

Il gioco come fonte di creatività

Giocando si riuscirà a liberare il proprio estro e la propria creatività, magari divertendosi a colorare con tempere ed acquerelli, persino con le dita. La regola in questo caso è una sola: dare sfogo alla fantasia e uscire dalle restrizioni e dai limiti imposti dal mondo degli adulti, quelli delle cose serie, anzi seriose!

Giocando si può inventare, si possono immaginare cose, situazioni...si può pensare di imitare una farfalla oppure fare finta di essere principesse e cavalieri, streghe e dragoni. Tutto è possibile con la fantasia. E la fantasia è una degna alleata del gioco, per questo i bambini amano tanto giocare e sono bravissimi a farlo. Perché i piccolini non sono ancora stati imprigionati da stereotipi, non sono vittime della differenza tra possibile e impossibile, tra reale e immaginario, e vivono felici nella loro libertà di sognare e credere di poter facilmente diventare da grandi astronauti visitare le stelle e fare il giro del mondo in deltaplano.

Anche gli adulti dovrebbero sapersi abbandonare ogni tanto alla fantasia, dimenticando per un attimo tutto ciò che li affligge, senza vergogna, lasciandosi andare.

Il gioco come fonte educativa

Ma non bisogna credere che il gioco sia diseducativo, specie per i bambini, perché riempie loro le teste di fantasie e troppa libertà. Nell'avere fantasia non c'è nulla di male, anzi li aiuta a crescere più estrosi e pieni di idee. E la creatività si dimostrerà fondamentale anche da grandi, nell'affrontare e superare situazioni difficili senza mai perdersi d'animo, con la convinzione che deve esistere necessariamente una soluzione a tutto, basta trovarla nella propria testa, tra le proprie idee.

Giocare, dunque, è estremamente educativo, sia nel gioco libero perché sorgente di creatività, come abbiamo già detto, sia nel gioco a schemi. Esistono infatti moltissimi giochi con regole precise e molto dettagliate, il cui rispetto è alla base della riuscita stessa del gioco, e vincere rispettando le regole sarà senza dubbio più soddisfacente e motivo di orgoglio. Infatti, la prima regola di ogni gioco è "non imbrogliare", un valore estremamente importante che dovrebbe essere fatto proprio fin da piccoli, e conservato per tutta la vita in cima alla scala dei propri principi morali. Ed imparare giocando è senza dubbio più divertente, più facile e di maggiore impatto. Ciò che si incamera durante il gioco difficilmente sarà dimenticato. Imparare a rispettare gli altri, a non gioire delle sconfitte altrui, ad essere solidali e a fare gioco di squadra, sono tutti valori che vanno appresi da piccoli, ed il modo migliore per farlo è giocando. Spiegare a parole un qualsiasi concetto è senza dubbio più difficile che farlo con un esempio pratico. E quale esempio è più chiaro ed immediato del gioco per dimostrare l'essenza e l'importanza di concetti così fondamentali e radicali come quelli appena citati?

Qualche consiglio per i genitori

Assodata l'importanza del gioco, sia per gli adulti che per i più piccoli, il consiglio rivolto ai genitori è di assecondare sempre lo spirito ludico dei propri figli, partecipando anzi ai loro giochi, per trovare con loro affiatamento e complicità. Attraverso il gioco più che con ogni altra attività, infatti, i bambini riescono a sviluppare gradualmente importanti abilità: dall'intelligenza creativa e sociale, fino alla manualità ed alla coordinazione motoria.

Notevoli benefici, inoltre, ne verranno anche a livello fisico, perché giocare divertendosi sarà un ottimo modo per liberare endorfine, il cosiddetto "ormone della felicità", rendendo quindi le persone in generale, non solo i bambini, più felici e dunque più cordiali e disponibili. Per di più, i giochi in cui è prevista attività fisica, come ad esempio molti sport, giovano anche alla salute dei muscoli, favoriscono una crescita armonica nei bambini e ragazzi, stimolano il sano appetito, e mantengono in forma il corpo e lo spirito.
Quindi, chi è che diceva che giocare non è una cosa seria?

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