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Metodo per calcolare il periodo fertile

14 novembre 2016

La finestra fertile: cos’è?

La finestra fertile è un periodo di sei giorni nel quale si hanno più probabilità di concepire. Per calcolare il periodo fertile, dobbiamo sapere che la finestra comprende i cinque giorni prima dell’ovulazione e il giorno stesso dell’ovulazione. Per ovulazione si intende il momento in cui l’ovulo maturo viene rilasciato dall’ovaio e diventa disponibile per la fecondazione. Se si cerca una gravidanza è importante calcolare l’ovulazione e avere rapporti all’interno di questa finestra. Perché proprio sei giorni? Il calcolo deriva dalla combinazione tra il tempo in cui gli spermatozoi sono vitali (5 giorni) e il ciclo di vita della cellula uovo (24 ore).

La ricerca di una gravidanza

Se una coppia ha rapporti più di sei giorni prima dell’ovulazione, le probabilità per la donna di restare incinta sono pari a zero. Se si hanno rapporti cinque giorni prima, queste probabilità salgono al 10%. La probabilità di una gravidanza aumenta in modo costante fino a due giorni prima dell’ovulazione, incluso il giorno stesso in cui avviene. Questa probabilità raggiunge il 27-33% nei due giorni prima dell’ovulazione e nel giorno stesso. Quando si esce dalla finestra fertile, la probabilità di concepire diminuiscono in modo rapido e già dopo 12-24 ore dall’ovulazione si azzerano.

L’importanza del calcolo dell’ovulazione

Se si cerca una gravidanza è quindi fondamentale conoscere il proprio corpo e sapere come calcolare l’ovulazione, in modo da avere idea di quale sia la finestra fertile. Il momento dell’ovulazione è specifico e diverso da donna a donna e dipende dalla lunghezza del proprio ciclo mestruale. Se una donna non conosce questo periodo, può iniziare a tenere traccia della lunghezza del suo ciclo così da capire se sia regolare o irregolare e quanto dura. Poi si può imparare passo dopo passo come monitorare il proprio corpo con più precisione, tenendo un calendario dell’ovulazione. Se si cerca una gravidanza e non si è consapevoli della propria finestra fertile, si può ottimizzare la probabilità di concepire attraverso rapporti sessuali con una frequenza ogni 2-3 giorni.

La lunghezza del ciclo e il periodo fertile

Il calendario dell’ovulazione si basa sul calcolo della lunghezza del ciclo mestruale.

  • Il primo giorno corrisponde al giorno in cui compaiono le mestruazioni.
  • L’ultimo giorno del ciclo è quello che precede la comparsa delle mestruazioni successive
  • L’ovulazione avviene all’incirca due settimane prima delle mestruazioni successive previste

Per capire quando avviene l’ovulazione è quindi necessario conoscere la durata del proprio ciclo mestruale. In un ciclo di 28 giorni, l’ovulazione avverrà intorno al 14esimo giorno. La finestra fertile sarà compresa tra il nono e il quattordicesimo giorno, con un picco nei giorni 12, 13 e 14.

Esempi di calendario dell’ovulazione

Con un ciclo di 21 giorni:

  • l'ovulazione avviene il settimo giorno;
  • la finestra fertile sarà compresa tra il secondo e il settimo giorno
  • I giorni più fertili sono il quinto, sesto e settimo

Con un ciclo di 35 giorni:

  • L’ovulazione avviene il ventunesimo giorno;
  • la finestra fertile sarà compresa tra il sedicesimo e il ventunesimo giorno
  • I giorni più fertili sono il 19, 20 e 21

Come calcolare l’ovulazione

Una delle domande che le donne si fanno più spesso è proprio come riconoscere il momento dell’ovulazione. Il calcolo precedente è molto utile, ma poco preciso: la lunghezza del ciclo può variare e molte donne non sono regolari. Per calcolare l’ovulazione è quindi importante osservare il proprio corpo e registrare i cambiamenti che si osservano.

Esistono diversi metodi per costruirsi il proprio calendario dell’ovulazione:

  1. valutare i cambiamenti nel muco cervicale;
  2. utilizzare kit digitali disponibili in farmacia che leggono gli ormoni nelle urine;
  3. misurare ogni giorno la temperatura basale.

Vediamoli uno alla volta.

Cambiamenti nel muco cervicale o metodo Billings

Il metodo noto come Billings si basa sull’osservazione del muco cervicale: una sostanza che lubrifica, protegge dalle infezioni e blocca o aiuta gli spermatozoi a fecondare. Il muco cervicale cambia prima, durante e dopo l’ovulazione ed è regolato dagli ormoni femminili. La presenza di muco chiaro, liscio e un po’ più liquido (scivoloso), simile all’albume dell’uovo, indica che siamo nel periodo di massima fertilità. Quindi è il momento migliore per il concepimento. Subito dopo le mestruazioni e quando la finestra fertile si chiude, non c’è muco e la vagina è asciutta. Nel periodo che precede l’ovulazione, ossia durante la cosiddetta finestra fertile, il muco è più cremoso, ma non ancora filante, e la vagina è umida.

Riassumendo:

  • Nel periodo non fertile subito dopo le mestruazioni e poco prima che compaiano la vagina è asciutta e il muco assente.
  • Quando compare il muco cervicale, se questo è pastoso e appiccicoso il periodo è ancora poco fertile (10%), poiché le caratteristiche del muco non sono ancora adatte.
  • Quando il muco inizia a cambiare, diventando più cremoso, inizia il periodo fertile.
  • Il picco massimo di fertilità si ha quando il muco diventa simile all’albume dell’uovo: trasparente, filante e “scivoloso”; la vagina è umida e si avverte la sensazione di “bagnato”.

Per controllare il muco si possono utilizzare due sistemi:

  1. Interno: inserendo due dita in vagina e prelevando il muco dalla cervice
  2. Esterno: osservando la presenza di muco dopo aver urinato

Questo metodo è più preciso rispetto al calcolo dell’ovulazione basato sulla lunghezza del ciclo mestruale, ma allo stesso tempo presenta alcune controindicazioni. In primo luogo è importante prendere confidenza con il proprio corpo e con l’osservazione delle caratteristiche del muco cervicale: quantità, colore e consistenza. Inoltre esistono alcune condizioni che alterano le caratteristiche del muco cervicale: infezioni vaginali, utilizzo di ovuli o lubrificanti, farmaci e la presenza di sperma.

L’uso dei kit

Si possono trovare in commercio diversi kit che avvisano quando è il periodo dell’ovulazione. Questi sistemi possono essere utilizzati in combinazione con il metodo del calcolo della lunghezza del ciclo mestruale. Un paio di giorni prima del giorno stimato per l’ovulazione si può iniziare a usare il kit (quindi circa 16-17 giorni prima della data prevista per le mestruazioni successive). Quando il kit dà un segnale positivo significa che si ovulerà nelle prossime 24-36 ore. Questi test si basano sugli ormoni contenuti nelle urine e possono essere utilizzati anche come metodo contraccettivo.

Metodo della temperatura basale

Un ultimo metodo – il meno preciso – consiste nel registrare ogni mattina, prima di alzarsi dal letto, la temperatura detta “basale”, proprio perché misurata a riposo. Si utilizza un termometro particolare e può essere presa per via rettale (il modo migliore), orale o vaginale. Gli ultimi due sistemi risentono maggiormente di eventuali infezioni in corso. La temperatura va misurata ogni mattina, registrandola su un grafico apposito: quando la temperatura aumenta di circa mezzo grado celsius, significa che l’ovulazione è appena avvenuta. Poiché dà indicazioni a posteriori, è necessario registrare questo dato ogni mese, in modo da verificare la regolarità dell’ovulazione e stabilire la propria finestra fertile per i mesi successivi.

Fonti:

  • The timing of the “fertile window” in the menstrual cycle: day specific estimates from a prospective study, Allen J Wilcox
  • Imparare il metodo dell'Ovulazione Billings
  • Symptoms And Hormonal Changes Accompanying Ovulation, E.L. Billings,
  • Efficacy of the Billings Ovulation Method® for Achieving Pregnancy - http://www.woomb.org
  • Fertility Awareness-Based Methods’ and subfertility: a systema­tic review, A. Thijssen
  • Understanding ovulation and the fertile window, Produced by The Fertility Society of Australia: Pre-Conception Health Special Interest Group and Your Fertility. Last updated November 2015
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