FOCUS GRAVIDANZA
Quando si presenta la necessità di allattare il bambino ogni donna non può fare a meno di farsi molte domande. Quando allattare? Come allattare? Si dovrebbe preferire l'allattamento artificiale o quello al seno? E qualora si scegliesse quest'ultimo, come dovrebbe essere l'alimentazione della mamma? Di certo, non vi è niente di meglio per il bambino del latte materno. Esso contiene dei nutrienti fondamentali per la corretta crescita del piccolo, ma è anche dotato di anticorpi, ormoni materni e altre sostanze che servono per preparare il suo organismo al mondo esterno. Per questo, se la madre è in grado di allattare, si dovrebbe preferire questo tipo di allattamento. In alternativa si può fare affidamento sul latte artificiale. In entrambi i casi ci sono dei suggerimenti di cui tener conto e delle precauzioni da prendere.
A differenza di come si pensa, l'allattamento al seno non è un processo così facile. La madre deve sempre avere cura di sé stessa preparandosi a questo importante atto. Prima di allattare è fondamentale riposare, richiedere l'aiuto al marito o ai parenti qualora fosse necessario, tralasciando tutto ciò che non è importante. Il cibo assunto influisce sulla qualità del latte.
Si consiglia di dare da mangiare al piccolo qualora questo lo richieda e non a orario. Tuttavia, bisognerebbe anche stare attenti a non esagerare: dare da mangiare troppo potrebbe comportare un'alimentazione errata, i cui effetti potrebbero manifestarsi a distanza di anni. Oltretutto un'alimentazione quantitativamente errata potrebbe influire sull'appetito del piccolo in futuro. Meglio svolgere un'alimentazione corretta sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, dando da mangiare al bambino solo il latte materno nelle giuste quantità. L'alimentazione a domanda è anche un ottimo modo per creare uno speciale feeling comunicativo tra la mamma e il piccolino.
Il latte materno è, sicuramente, la scelta ottimale per fornire al piccolo tutte le sostanze nutrienti necessarie, includendo anche gli zuccheri, i grassi e le proteine. Oltretutto l'allattamento al seno offre anche la possibilità di un contatto fisico: abbracci, baci, contatti, trasmissione del calore che spesso vengono considerati degli optional al cibo stesso, ma che, senz'ombra di dubbio, rappresentano anche un nutrimento "psicologico" per il bambino. Eliminando il senso della fame tra la mamma e il bambino si crea un dialogo di gesti corporei, quindi psicologici, ricchi di un profondo significato relazionale. Il latte materno è uno di quei alimenti che si adattano perfettamente alla fisiologia del piccolo e ai suoi bisogni nutrizionali. Il latte materno è da assumere almeno per i primi 6 mesi di vita, in modo da condizionare l'organismo in generale e l'apparato intestinale nello specifico. Assumendo del latte materno il piccolo svilupperà delle migliori difese contro le infezioni da virus, batteri e avrà una maggiore resistenza alle allergie.
Considerate le difficoltà che hanno le mamme italiane nell'allattamento al seno, sempre più donne preferiscono passare al latte artificiale. I motivi di questo comportamento sono i più vari: dalla paura di sbagliare, passando per la mancanza di supporto famigliare, fino all'ansia. Il latte artificiale, comunque, non è così "cattivo" come spesso viene dipinto. Molti bambini sono cresciuti perfettamente alimentati dal latte artificiale. Ma anche in questo caso bisogna conoscere alcuni suggerimenti. Sul mercato esistono diverse tipologie di latti in polvere. La principale di queste è il latte adattato, la cui composizione tende a essere la più vicina possibile a quella materna sia quantitativamente, che qualitativamente. Si tratta del nutriente sostitutivo al latte materno e rappresenta una valida alternativa per i primi mesi, mentre dal 6° mese è possibile usare il latte di proseguimento. Questo è più ricco di vitamine, grassi, zuccheri, sali minerali e acidi grassi, rispondendo così alle nuove esigenze del piccolo. Altresì esistono dei latti ipoallergenici, che rappresentano la soluzione ideale per i piccoli che soffrono di allergie. Questi hanno meno sostanze nutrienti, ma sono comunque ottimali per aiutare lo sviluppo dell'organismo del piccolo. Infine esistono molti latti speciali: acidificati, parzialmente adattati, i latti antireflusso, quelli idrosaliti e molti altri ancora. Per formare il latte artificiale bisogna usare solo acque pulite e prive di cloro, preferibilmente con una bassa concentrazione di sali minerali. Il latte artificiale va bevuto tiepido e con tranquillità.
Un neonato necessita di 100 calorie al giorno per un chilo di peso per crescere. Facendosi i calcoli si scopre che ogni giorno il bambino deve assumere 160 gr di latte. Con la crescita i chili del bambino cambieranno, ma la giusta quantità di latte da assumere potrà essere calcolata con molta facilità: chili corporei del piccolo per 160.