Le perdite biancastre, lattiginose e inodori provenienti dalla vagina sono il risultato di un processo fisiologico e normale, comune a tutte le donne.
Le ghiandole vaginali e la cervice uterina producono ogni giorno piccole quantità di liquido che scorre fuori dalla vagina: le perdite vaginali sono il modo che questi due organi hanno per mantenere sana e pulita la vagina.
Modifiche riguardanti il colore, la consistenza, la quantità e l’odore sono spesso sintomi di una patologia.
Modifiche riguardanti le perdite vaginali non sono preoccupanti (poiché fisiologiche) in alcuni momenti della vita di una donna, come:
- Durante l’ovulazione, cioè intorno al 14° giorno del ciclo mestruale;
- Durante l’allattamento;
- Durante l’assunzione orale di contraccettivi;
- Quando si è sessualmente eccitate.
Per esempio: durante la fase ovulatoria del ciclo mestruale (dal 14° al 16° giorno circa, quando l’ovaio espelle l’ovulo che è pronto per essere fecondato dagli spermatozoi per dare inizio alla gravidanza), le normali perdite biancastre, sono più abbondanti, più alcaline e fluide. Questo avviene per favorire il passaggio di eventuali spermatozoi che fecondano l’ovulo.
Invece delle perdite vaginali scarse sono sintomatiche della menopausa a causa della ridotta quantità di ormoni prodotti dal corpo femminile, una condizione che è tipica di quel periodo della vita di una donna.
Imparare a distinguere delle perdite vaginali normali da quelle anomale è utile per rintracciare una problematica di salute ed eventualmente curala in modo tempestivo.
Cause di perdite vaginali anomale
Le perdite vaginali sono un fenomeno fisiologico: sono fluidi secreti principalmente della cervice uterina allo scopo di lubrificare e pulire la vagina.
Le caratteristiche delle perdite vaginali normali sono il colore bianco, la consistenza lattiginosa e l’assenza di odore ed è importante tenere d’occhio i cambiamenti di questi fluidi, poiché possono essere indice di un problema:
- Cambiamento d’odore (specialmente se assumono un odore sgradevole);
- Cambiamento del colore (in particolare verdastro, grigiastro o giallastro);
- Cambiamenti nella densità (perdite schiumose o viscose);
Spesso tali modifiche sono associate anche a disturbi come:
- Prurito vaginale;
- Bruciore, gonfiore o arrossamento intimi;
- Sanguinamento anomalo.
Le patologie che inducono a queste modificazioni possono derivare da:
- Infezioni da funghi, come la Candida;
- Infezioni batteriche, come la Gonorrea, la Vaginite, la Clamidia e la Gardnerella;
- Infezioni da parassiti, come la Tricomoniasi.
I cambiamenti riguardanti le perdite vaginali sono sintomo di squilibri all’interno della flora vaginale. Le cause di questi squilibri che provocano infezioni sono principalmente legate a funghi, batteri e parassiti: agenti patogeni trasmessi principalmente per via sessuale da un partner infetto.
Anche i lavaggi frequenti delle zone intime, le lavande vaginali, gli spray deodoranti, gli spermicidi, alcuni detergenti per l’igiene intima, gli antibiotici, il diabete e la gravidanza sono fattori che possono influire sugli equilibri della flora vaginale inducendo a modifiche delle normali perdite biancastre provenienti dalla vagina.
Perdite vaginali e infezioni da funghi
Un’infezione vaginale causata da un fungo è determinata dalla proliferazione del fungo stesso che vive già, in condizione di latenza, all’interno della vagina ma in piccole fisiologiche quantità.
I sintomi di questo tipo di infezione sono:
- Prurito e irritazione nella zona della vagina;
- Rossore, gonfiore o prurito nella zona vulvare;
- Perdite vaginali dense e biancastre;
- Dolore o bruciore durante la minzione e i rapporti sessuali.
Questo è il caso dell’infezione da Candida chiamata Candidosi, una patologia molto comune tra le giovani donne sessualmente attive.
La Candida è un fungo presente nel corpo della donna che può iniziare a moltiplicarsi. La causa più frequente è il contagio durante il rapporto sessuale non protetto, ma esistono altre condizioni che facilitano il suo proliferare:
- Un sistema immunitario debole;
- L’assunzione prolungata di farmaci anticoncezionali e antibiotici;
- Lo stress;
- La gravidanza;
- Il diabete.
Perdite vaginali e infezioni batteriche
Un’infezione vaginale causata da batteri si sviluppa quando c’è uno squilibrio tra i batteri definiti "buoni" presenti fisiologicamente nella flora vaginale e batteri "cattivi" che possono causare problemi a breve e a lungo termine.
Patologie come la Gonorrea, la Vaginite, la Clamidia e la Gardnerella sono causate da infezioni batteriche.
I sintomi di questo tipo di infezione sono:
- Per la Gonorrea: minzione dolorosa, perdite vaginali giallo-verdastre, gonfiore o dolore dei testicoli negli uomini e dolori addominali, durante i rapporti sessuali e sanguinamento anomalo dalla vagina nelle donne;
- Per la Vaginite batterica: dolore intimo durante i rapporti sessuali e la minzione, prurito e infiammazione nella zona genitale, perdite vaginali biancastre e spesso maleodoranti;
- Per la Clamidia: perdite vaginali giallo-grigiastre, bruciori e dolori durante i rapporti sessuali, febbre e dolori addominali (nella fase più avanzata dell’infezione);
- Per la Gardnerella: abbondanti perdite vaginali grigio-verdastre.
Queste infezioni batteriche sono nella maggior parte dei casi contratte attraverso rapporti sessuali non protetti per questa ragione, per scongiurare il rischio di contagio, è consigliato l’uso di metodi contraccettivi barriera (preservativo maschile e femminile) durante tutta la durata del rapporto sessuale.
Perdite vaginali e infezioni da parassiti
Un’infezione vaginale causata da parassiti si manifesta quando questi agenti patogeni ed estranei attaccano le zone genitali femminili.
La Tricomoniasi è una delle infezioni vaginali causate da un parassita che colpisce la cervice uterina o la vagina, o entrambe.
Il contagio della Tricomoniasi avviene principalmente durante rapporti sessuali non protetti e i suoi sintomi sono:
- Bruciore e prurito intimo,
- Perdite vaginali grigio-giallastre.
Diagnosi e prevenzione
È molto importante consultare il proprio medico nei casi in cui si notano modifiche nelle normali perdite vaginali o se si accusa qualsiasi altro sintomo di cui si è parlato, soprattutto dopo rapporti sessuali non protetti (cioè in cui non si è utilizzato il preservativo in lattice) dal momento che molte delle malattie sessualmente trasmissibili causano alterazioni nelle secrezioni vaginali.
Il tampone vaginale e quello cervicale sono esami rapidi e indolori che permettono di rintracciare la presenza di infezioni intime, causate da microorganismi patogeni.
Questi test vengono prescritti ed eseguiti dallo specialista tramite l’introduzione di un bastoncino ovattato, che preleva del liquido presente nella parte più interna rispettivamente della vagina e della cervice, così che possa essere analizzato in laboratorio.
Fonti
U.S. National Library of Medicine: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2099568/
U.S. National Library of Medicine: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK281/
TeensHealt: http://kidshealth.org/en/teens/vdischarge2.html