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Malattie sessualmente trasmissibili e malattie veneree

10 novembre 2016

Le malattie sessualmente trasmissibili, o anche dette malattie veneree, sono infezioni che diventano patologiche il cui contagio può avvenire durante rapporti sessuali non protetti, sia orali che con penetrazione (anale e vaginale).

Le infezioni che causano questo tipo di patologie sono generate dalla trasmissione, da una persona all’altra, di parassiti, funghi, batteri o virus, e sono parzialmente scongiurabili attraverso la prevenzione e il sesso sicuro.

Gli agenti responsabili del contagio delle malattie veneree possono trovarsi: nello sperma, nelle secrezioni uretrali, nelle secrezioni vaginali, nelle mucose, sulla pelle e nel sangue.

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili? Come prevenirle?

Tra le malattie veneree più diffuse vi sono:

  • Papilloma virus (HPV);
  • HIV-Aids;
  • Herpes genitale (HSV);
  • Sifilide;
  • Candida;
  • Gonorrea;
  • Epatite B o C (HBV o HCV);
  • Clamidia;
  • Tricomoniasi;
  • Piattole;
  • Scabbia.

Malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV, la Gonorrea, la Tricomoniasi, la Clamidia e la Sifilide possono essere prevenute attraverso il sesso sicuro, cioè tramite l’utilizzo del preservativo e del dental dam (un protezione per la cavità orale in lattice) sin dall’inizio del rapporto sessuale. È difficile prevenire l’HPV e gli Herpes poiché la loro trasmissione avviene tramite il contatto diretto di zone genitali.

È consigliato inoltre utilizzare lubrificanti a base d’acqua e non condividere effetti personali con altre persone (come rasoi, siringhe, spazzolini e pettini).

Papilloma virus

Il Papilloma virus o HPV è la causa che genera una delle infezioni più diffuse e frequenti che colpisce le donne. Questo tipo di infezione rientra tra le malattie sessualmente trasmissibili, ma non si contagia solo tramite la penetrazione sessuale. Il Papilloma virus infatti può essere trasmesso attraverso contatti cutanei e delle mucose, per questa ragione il solo preservativo non basta a prevenire il contagio.

L’HPV è una malattia asintomatica, non vi sono al momento cure per questo genere di infezione e spesso si estingue da sola. In una piccola percentuale di casi provoca lesioni al del collo dell'utero, che possono trasformarsi in forme tumorali (con l’esame del Pap test possono essere rinvenute eventuali trasformazioni).

È difficile prevenire il contagio del Papilloma virus, ma esiste un vaccino che contrasta alcuni virus riducendo l’incidenza del tumore al collo dell’utero del 70%.

HIV-Aids

L’Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome) è il nome della sindrome da immunodeficienza acquisita, cioè una malattia che rende difficile al corpo combattere e debellare le altre malattie infettive. Il virus che causa la sindrome danneggiando parte delle difese immunitarie è l’HIV.

La trasmissione dell’HIV avviene principalmente tramite rapporti sessuali non protetti poiché questo si trova nel sangue, nel liquido pre-eiaculatorio, nello sperma e nel fluido vaginale. Un neonato può contrarre il virus dell’HIV se la madre è infetta attraverso il latte materno e il canale del parto.

A oggi non esistono vaccini o cure risolutive per l’HIV e l’Aids, ma vi sono nuovi farmaci che permettono ai pazienti affetti da questa malattia venerea un’aspettativa di vita relativamente normale.

L’infezione da HIV passa attraverso 4 stadi principali:

  1. Incubazione: totalmente asintomatica;
  2. Infezione acuta: dura tra le 2 e le 3 settimane e si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza come febbre, linfoadenopatia (interessamento dei linfonodi), faringite e rash cutaneo;
  3. Periodo di latenza: totalmente asintomatica e può durare in media 10-15 anni nei casi non trattati;
  4. Aids: stadio di franca patologia sistemica che può comportare alcune forme di cancro, il deterioramento del sistema nervoso e la comparsa di infezioni correlate principalmente alla riduzione eccessiva delle difese immunitarie

Nonostante l’Aids sia di un infezione da HIV, non tutti quelli che hanno contratto l’HIV hanno l’Aids.

Per prevenire la trasmissione dell’HIV è importante l’uso di metodi contraccettivi di barriera (preservativo maschile e femminile o il diaframma), ricordare che più sono i partner più aumenta il rischio di trasmissione dell’HIV, effettuare gli esami del sangue periodici e dopo 6 mesi dai rapporti occasionali non protetti (periodo finestra in cui il risultato del test può essere dubbio, dal momento che questo è il tempo medio per la formazione degli anticorpi rinvenuti nel sangue). Esistono ad oggi altri test minori, come il test salivare o il test capillare, che hanno un periodo finestra più breve, e che comunque andranno confermati con l’esame del sangue.

Herpes genitali

L'Herpes genitale è un'infezione sessualmente trasmissibile che si manifesta attraverso la comparsa di vescicole biancastre cutanee pruriginose, nello specifico nell’area genitale.

È la conseguenza del contagio da parte del virus dell’Herpes Simplex, o HSV, che una volta penetrato nell’organismo, dopo il contagio, tende a rimanere latente nel sistema nervoso periferico dell’individuo.

L'Herpes genitale è una malattia cronica che si manifesta circa un paio di settimane dopo averla contratta, permane per un periodo variabile di tempo in termini di qualche settimana e tende a ripresentarsi (anche se in forma più lieve) quando le difese immunitarie si indeboliscono.

A oggi non esiste una terapia che possa debellare totalmente questa patologia.

L’unico metodo di prevenzione dagli Herpes genitali è l’astensione da rapporti sessuali, ma l’uso di precauzioni come il preservativo e il diaframma possono essere utili.

Sifilide

La Sifilide è una malattia dell’apparato genitale causata da batteri del genere treponema, caratterizzata da trasmissione sessuale e verticale, cioè attraverso la placenta.

Colpisce principalmente il giovane-adulto (per via di una maggiore attività e promiscuità sessuale).

Clinicamente si manifesta in 4 stadi principali:

  • Sifilide primaria: dopo un’incubazione di circa 20 giorni dall’avvenuto contagio, si forma il sifiloma primario, ovvero una papula erosa, dura a margini netti, non dolente, a livello di genitali, perineo, labbra, cavo orale, capezzoli e dita. La lesione cicatrizza spontaneamente dopo un mese.
  • Sifilide secondaria: insorge un paio di mesi dopo il sifiloma. Sulla cute si formano papule che a gettate successive colpiscono tutto il corpo. Si associano febbre, dolori articolari, calo ponderale.
  • Sifilide latente: asintomatica, con eventuali recidive di sifilide secondaria.
  • Sifilide terziaria: è rara, compare se non viene trattata per un lungo periodo. È caratterizzata dal coinvolgimento del sistema nervoso e cardiovascolare e dalla formazioni di gomme cutanee.

La diagnosi si avvale di test treponemici e non treponemici per la ricerca di specifici anticorpi.

Candida

La Candida è un fungo che provoca un disturbo che prende il nome di Candidosi. Questo fungo alberga già nel corpo, poiché gioca un ruolo di fondamentale importanza nella digestione degli zuccheri, ma può diventare patogeno quando intervengono fattori che riducono la flora batterica come malattie debilitanti, abuso di alcool e di fumo, lassunzione di antibiotici.

I sintomi della Candida sono:

  • Prurito intimo;
  • Bruciore quando si urina;
  • Perdite biancastre.

La Candida può essere curata attraverso l’assunzione di numerosi farmaci (clotrimazolo, econazolo, itraconazolo e molti altri).

Gonorrea

La Gonorrea è una malattia sessualmente trasmissibile causata da batteri della specie neisseria gonorrhoeae.

Si trasmette per contagio sessuale o attraverso il canale del parto e la placenta.

Spesso è asintomatica, quando invece si manifesta attraverso dei sintomi, i più comuni sono:

  • Uretrite (negli uomini): dolore durante la minzione;
  • Cervicite (nella donna);
  • Perdite dal pene o dalla vagina;
  • Dolore testicolare per gli uomini;
  • Dolore al basso ventre e fastidi durante i rapporti sessuali (anche con sanguinamenti) per le donne;
  • Dolore rettale;
  • Faringite.

La Gonorrea non diagnosticata si diffonde in tutto il corpo per via ematica e può causare infiammazioni alle articolazioni, alla pelle, alle ossa, ai tendini e al cuore, con complicanze spiacevoli (endometrite, salpingite, malattia infiammatoria pelvica, peritonite)

Il preservativo può diminuire, ma non azzerare, il rischio di contagio della Gonorrea.

Epatite (HBV/HBV)

L’ HCV e l’HBV sono due virus a trasmissione sessuale (ma non solo) che causano un’importante infezione del fegato che prende il nome di Epatite.

Nonostante siano due virus distinti, con caratteristiche di trasmissione ed evoluzione differenti, hanno in comune la localizzazione epatica e le conseguenze annesse:

  • Epatite C: causata dal virus dell’epatite C (HCV). Anche se con frequenza decisamente inferiore rispetto al virus dell’epatite C o dell’HIV, si trasmette per via sessuale, attraverso lo scambio di sangue dovuto alla presenza di microtraumi a livello delle mucose. In taluni casi ci si può trovare di fronte ad una co-infezione HIV-HCV, che aumenta il rischio di trasmissione sessuale di HCV. Altri fattori che potrebbero influire sulla trasmissione possono essere ricercati nella presenza di altre malattie sessualmente trasmissibili, come Herpes Simplex, Gonorrea, etc.
  • Epatite B: causata dal virus dell’epatite B. La trasmissione avviene per mezzo di esposizione a fluidi infetti, tra cui sangue, sperma e secrezioni vaginali.

I sintomi dell’Epatite sono abbastanza variabili, ma sono possibili in fase acuta:

  • Malessere generalizzato;
  • Vomito;
  • Febbre;
  • Dolori muscolari;
  • Urine ipercromiche (scure);
  • Feci acoliche (chiare);
  • Ittero (colore giallastro della cute e delle sclere), a seguito della forte infiammazione che coinvolge il fegato, con prurito diffuso.

Entrambe le patologie possono andare incontro a cronicizzazione nel tempo (con probabilità molto alta per l’Epatite C), con formazione di fibrosi del fegato e perdita della sua funzionalità.

Clamidia

La Clamidia è un’infezione generata da un batterio che si trasmette attraverso i rapporti sessuali (vaginali, anali e orali) non protetti.

Spesso la Clamidia è asintomatica, ma qualora dovessero manifestarsi dei sintomi si possono trovare:

  • Nelle donne: perdite vaginali anomale o sensazione di irritazione, dolori al basso ventre, alla schiena, nausea, febbre e perdite di sangue;
  • Negli uomini: secrezioni o sensazione di irritazione e prurito;
  • Sia negli uomini che nelle donne, se trasmessa tramite un rapporto anale: dolori al retto, perdite e sanguinamenti;
  • Sia negli uomini che nelle donne, se trasmessa tramite un rapporto orale: faringite.

Se non trattata, la Clamidia può causare danni gravi e permanenti tanto nelle donne quanto negli uomini. Per questa ragione è bene sottoporsi a screening annuali e utilizzare misure preventive durante i rapporti sessuali.

Se si ha il dubbio del contagio di una malattia sessualmente trasmissibile è opportuno rivolgersi al proprio medico o a uno specialista (ginecologo, urologo, dermatologo o infettivologo).

È possibile curare le malattie virali se diagnosticate tempestivamente.

 

Fonti:

  1. Malattie infettive 8/ed; Moroni-Edra Elsevier Masson. 2014. Cap. Infezioni delle vie urinarie e malattie sessualmente trasmissibili.
  2. www.epicentro.iss.it- infezioni sessualmente trasmesse
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